Sunday Annoying Sunday




Ca**o oggi è domenica! Ho un problema con la domenica. Lo ammetto. È il giorno che più detesto in assoluto. Da sempre. Il lunedì è terribile, diciamocelo, ma è già l’avviarsi, l’inizio di un qualcosa, un mettersi in moto che già ti impedisce di pensare. La domenica no.

Svolgo un lavoro da dipendente, dal lunedì al venerdì, quindi per me, come per tanti altri, la domenica dovrebbe essere il momento più atteso della settimana e invece, evidentemente no.
Le persone più vicine a me conoscono la mia fastidiosa “Sindrome della Domenica” che peggiora notevolmente dopo le 17, diventando la tremenda “Sindrome della Domenica Sera”. Credo di averle contagiate o forse, sotto sotto, anche loro l’hanno sempre covata!

Il Venerdì Sera è il mio attimo preferito. Quell'attimo perfetto dove lasci i doveri appena un passo indietro e ti aspetta il Weekend. Il venerdì è il giorno senza troppe pretese, non è il Sabato Sera dove a non fare qualcosa di fico ci si sente quasi in colpa. E poi il sabato sera ha già dentro un sapore di domenica…

Anche se cerco di tornare indietro fin dove la mente me lo permette, ricordo questa sensazione. Nonostante le bellissime domeniche trascorse con la mia famiglia al parco e poi le serate in casa a mangiare la pizza con in sottofondo Stadium di Oscar Prudente, ovvero la sigla di Domenica Sprint, già entravo in panico. Ero una bimba serena ma con gli albori della Sindrome della Domenica Sera.
Tanto che io la domenica notte non riesco a dormire, mi giro e mi rigiro fino alle 2-3 in preda al panico da “Devo dormire se no domani mattina sarò uno zombie!” E più ci penso più non dormo, e più non dormo e più ci penso! Quando alle 6:30 il lunedì suona la sveglia per me è un trauma!
E allora poi, per anni ho cercato di contrastare questo momento. Ho provato a riempirlo di cose, di attività, di impegni, di eventi, rendendolo quasi una specie di lunedì non obbligatorio. Non ha mai funzionato. Ho provato a destinarlo a giornata relax. Di domenica farò tutto ciò che durante la settimana non ho mai tempo di fare: un bagno caldo, mettere finalmente in ordine le scartoffie della scuola, guardare quella serie che ho in arretrato. Ma nello stesso istante in cui facevo scendere l’acqua nella vasca, tiravo fuori le schede o aprivo la custodia dei dvd mi subentrava l’ansia del “devi goderti questo giorno”.

Poi ogni tanto… un nonsoché di imprevisto che ti fa dimenticare che è domenica. Un aperitivo nato per caso, due chiacchiere inaspettate con gli amici, un film rilassante che non vedevi da tempo da guardare sul divano, sotto al plaid, dove uno dei due si addormenterà sereno appoggiato alla spalla dell’altro perdendosi il finale. 
Una passeggiata lunga senza meta io e te sui Navigli, dove magari ci guardiamo pensando che è una serata troppo bella per tornare subito, e forse quel tramonto è davvero magico e possiamo anche sederci lì a guardarcelo finché non ci accorgiamo nemmeno che è buio e forse ci siamo vestiti un po’ leggeri e poi che dici?! Ci sta anche una cenetta fuori in quel ristorantino che sembra sbucato lì all'improvviso solo per noi due. E tra un bicchiere di vino e due sguardi complici il lunedì sembra lontanissimo. E, mentre abbracciati ce ne stiamo seduti nella sera sul tram che ci riporta a casa, forse la domenica sera mi fa un po’ meno paura…

Reminder… alle 6:30 suona la sveglia!

Immagine di Pascal Campion, Late One Night We Were Walking Back Together And... 2016

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